SENATORE Gabriele Lanzi M5S: il modello del MoVimento 5 Stelle ha fatto scuola e i partiti possono chiedere prima delle candidature i certificati penali; vedremo i fatti, non ci sono più scuse.

Il modello del MoVimento 5 Stelle ha fatto scuola.

Nel giugno 2014 si svolsero anche in Italia le elezioni Europee. Stefano Patuanelli in qualità, allora, di Delegato effettivo per la Circoscrizione Nord Orientale mi nominò Sub-Delegato per tutta la provincia di Modena, abilitandomi alla nomina dei rappresentanti di lista. Incarico che avevo già assunto anche nelle amministrative del 2009 e successivamente in tutte le tornate elettorali che hanno riguardato il MoVimento 5 Stelle nelle 9 province della regione Emilia-Romagna. Seguire questi adempimenti burocratici, che precedono le giornate dedicate al voto, mi ha fatto acquisire esperienza e voglio ricordare con riconoscenza la responsabile dei servizi demografici del Comune di Sassuolo, dott.sa Giancarla Visconti per l’aiuto e i consigli operativi di cui faccio ancora tesoro. Discutemmo spesso, aveva sempre ragione lei (ma imparai!)  e non riuscivo a credere che per trasmettere le nomine dei rappresentanti di lista non si potesse utilizzare una Pec. Oggi, con questo disegno di legge mettiamo fine anche a questa mancanza! Con firma digitale si evita pure tutta la procedura di autenticazione della sottoscrizione del nominante! È una soddisfazione rilevare che su un tema tanto importante quanto tecnico si sia riusciti a trovare una convergenza in pochissimo tempo. Sono trascorse poche settimane dal giorno in cui ho depositato il testo iniziale di questa proposta di legge. Un testo circoscritto che durante questa prima lettura in Senato, è stato notevolmente arricchito dal contributo di numerosi colleghi che ne hanno ampliato l’ambito oggettivo di riferimento. Siamo stati bravi e ci attendiamo che i colleghi della Camera, senza indugio provvedano, per quanto di loro competenza! 

Per questo desidero ringraziare il relatore, Senatore Vincenzo Garruti, il Senatore Luigi Augussori, il Senatore Luigi Vitali e tutti i gruppi parlamentari che hanno deciso di condividere lo spirito e il contenuto di questa iniziativa legislativa. Ringrazio anche il Presidente Senatore Dario Parrini. A suo tempo, alle mie rimostranze, perché in altro provvedimento, la modifica che oggi si perfeziona in maniera strutturale, aveva una scadenza, mi disse di presentare un disegno di legge dedicato che lo avrebbe sottoscritto. L’ho preso sul serio e siamo qui pronti e decisi.

Perché – vedete – la semplificazione amministrativa, la digitalizzazione e il taglio dell’inutile burocrazia non può e non deve avere colori politici. L’incredibile progresso tecnologico degli ultimi decenni ci consente e ci impone oggi di sfruttarne tutte le potenzialità a servizio dei cittadini e delle nostre Istituzioni.

Il presente disegno di legge, da una modifica inerente la semplificazione delle procedure pre-elettorali riguardanti la nomina dei rappresentanti di lista da parte dei delegati, ha visto un notevole ampliamento del proprio ambito oggettivo di applicazione, fino a ricomprendere anche importanti semplificazioni in merito al deposito dei contrassegni elettorali che adesso potrà avvenire mediante formato digitale, in formato vettoriale non modificabile, o in triplice esemplare in forma cartacea, ma introduce anche la possibilità per consiglieri provinciali, comunali e metropolitani di eseguire le autenticazioni delle firme dei presentatori delle liste elettorali senza doverne comunicare la disponibilità.

Si prevede la possibilità di presentare in formato digitale anche il certificato di iscrizione alle liste elettorali e dei certificati rilasciati dai casellari giudiziali.

Unanime è stata la volontà di giungere alla rapida approvazione del presente disegno di legge anche in vista delle amministrative e suppletive del prossimo autunno, per le quali peraltro erano già state previste talune semplificazioni, grazie all’approvazione di un mio emendamento all’ultimo decreto sul differimento della tornata elettorale prevista per questa primavera come specificavo poc’anzi.

Quello odierno non è un risultato scontato. Fino all’ultimo ci siamo battuti per superare alcune contrarietà espresse dal Ministero, trovando alla fine un buon punto di caduta.

Come rappresentanti del popolo che hanno l’onore di sedere negli scranni di questo altissimo consesso, abbiamo il dovere di ascoltare le istanze provenienti dagli amministratori locali. In virtù del principio di sussidiarietà di cui gli enti territoriali sono espressione, le loro istanze sono le istanze dei cittadini e quindi delle comunità che rappresentano. Pertanto, è nostro dovere esaminarle al fine di darvi – laddove possibile – concreta attuazione. Si tratta di uno dei nostri più alti impegni che, come MoVimento, 5 Stelle stiamo portando avanti senza esitazioni. Questa mattina è stato depositato un disegno di legge dal Senatore Maurizio Santangelo che ho deciso di sottoscrivere convintamente per intervenire sulla responsabilità penale che grava in campo ai sindaci per i reati omissivi impropri. Un’altra istanza che intendo portare presto all’esame di quest’Aula riguarda la possibilità di superare i rigidi limiti previsti dal Testo Unico Enti Locali sul conferimento degli incarichi ai dirigenti collocati in aspettativa e un’altra battaglia concerne il riconoscimento dei contributi previdenziali degli amministratori locali che al momento dell’assunzione dell’incarico non erano iscritti ad alcuna forma previdenziale. Come non citare, inoltre, il grande impegno profuso dai sottosegretari Laura Castelli e Carlo Sibilia, sempre in tema di enti territoriali.

Concludo, con un riferimento storiografico. Era il 1979 e nel suo Rapporto alle Camere, uno dei maggiori giuristi europei del Ventesimo Secolo, Massimo Severo Giannini, scriveva che “lo Stato non è un amico sicuro e autorevole, ma una creatura ambigua, irragionevole, lontana”.

Oggi a distanza di oltre 40 anni molto è cambiato e con questo importante intervento normativo che ci apprestiamo a votare, facciamo un ulteriore passo in avanti per ridurre questa distanza e rendere lo Stato un amico sicuro e autorevole per i cittadini ma anche per i nostri enti territoriali. Dichiaro pertanto con orgoglio e piacere il voto favorevole del MoVimento 5 Stelle.

In conclusione, il modello del MoVimento 5 Stelle ha fatto scuola e i partiti possono chiedere prima delle candidature i certificati penali; vedremo i fatti, non ci sono più scuse.

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