La modalità di approvazione del bilancio interno del Senato ed è fondata su un’anomalia.

Ai sensi dell’articolo 165 del Regolamento, il progetto di bilancio ed il conto consuntivo delle entrate e delle spese del Senato sono predisposti dai senatori Questori e deliberati dal Consiglio di Presidenza, per poi essere trasmessi al Presidente della 5a Commissione permanente ed infine sottoposti al voto dell’Assemblea.

Il voto di quest’oggi.
il progetto cui si riferisce l’articolo 165 e che oggi votiamo è relativo ad un bilancio di previsione, come indicato del resto nel documento predisposto annualmente dai senatori Questori. Per definizione un progetto di bilancio preventivo si riferisce all’esercizio finanziario successivo a quello in cui esso viene redatto ed approvato; però la prassi strana che si affermata negli ultimi anni qui in Senato va nella direzione diametralmente opposta, in quanto il progetto di bilancio preventivo per l’anno 2020 è questo che noi approviamo oggi a metà dicembre; quando mancano solo due settimane al termine dell’anno.


Negli ultimi due anni è successa la stessa cosa. Il bilancio preventivo dell’anno contabile in corso si è sempre approvato alla fine dello stesso e non alla fine del precedente. Concludo questa premessa nella speranza che il bilancio del 2021 lo si possa analizzare entro il primo trimestre o semestre del prossimo anno, così da consentire a ciascun senatore e all’Assemblea nel suo insieme la possibilità di esercitare il potere di indirizzo in ordine alla programmazione della spesa.


Dopo questa premessa credo sia doveroso intervenire riprendendo il filo di un discorso avviato in quest’aula lo scorso anno. Da parte dei colleghi Senatori Questori c’è stato un impegno formale ad affrontare il tema della regolamentazione dei nostri collaboratori. Il Senatore Anziano De Poli affermò in quest’aula che, come Collegio dei Questori, avrebbero suggerito in Consiglio di Presidenza di valutare l’opportunità di individuare tipologie contrattuali specifiche e modalità di pagamento per i collaboratori parlamentari, al fine di garantire loro una retribuzione proporzionale e adeguata al lavoro prestato, analogamente all’impegno della Camera dei deputati, nell’intento di trovare una soluzione unica.


Capisco che in quest’anno di crisi pandemica, nei quali anche l’amministrazione del Senato ha avuto molto da fare, sia stato difficile lavorare su più tavoli, ma credo che la questione debba essere messa all’ordine del giorno del Consiglio di Presidenza quanto prima.
Riconoscere la figura del collaboratore parlamentare e disciplinare il rapporto di lavoro con il proprio senatore è un dovere non più rimandabile. Con la storica riforma della riduzione del numero dei parlamentari, fortemente voluta dal Movimento 5 Stelle, si pone ora il tema di normare, insieme alle necessarie modifiche costituzionali, legislative e regolamentari conseguenti alla riforma costituzionale, la funzione che quotidianamente viene svolta dai nostri collaboratori. Staff preparati e retribuiti con correttezza e trasparenza saranno ancor più necessari con l’aumento del lavoro per ogni singolo senatore, inevitabile visto che il numero delle commissioni e degli impegni rimarrà inalterato. So della presentazione di alcuni Disegni di Legge certamente da supportare su questo tema che però può essere risolto semplicemente con un voto in Consiglio di Presidenza.
il Consiglio di Presidenza è il vertice amministrativo del Senato e deve affrontare i problemi e risolvere le questioni rimaste in sospeso da tempo. Non può prestarsi a divenire il luogo dove i temi scomodi o che non convengono economicamente ad alcuni partiti politici, non maturano mai.
Colleghi, parliamo quotidianamente dei problemi e dei diritti dei lavoratori. Non possiamo permettere che nella casa di tutti gli italiani, dove spesso chi assiste il parlamentare viene sottopagato o retribuito con forme contrattuali fantasiose, questa situazione rimanga irrisolta.


Concludo nella speranza, ma sono sicuro che non sarà così, che il collegio dei questori lavorerà concretamente su questa tematica, parallelamente a quello al lavoro delle commissioni competenti sui disegni di Legge, per arrivare entro la fine della legislatura ad una normativa finalmente trasparente nel rapporto tra parlamentari e collaboratori. Gentili Questori, il mio intervento non deve lasciare il tempo che trova. Non sarebbe accettabile assistere ad altri 12 mesi di inerzia per ritrovarci a dicembre 2021 a dover mettere in atto un tira e molla anche solo per la presentazione di un semplice Ordine del Giorno al Bilancio Interno.


Oggi ho il piacere di esprimere la posizione del Movimento 5 Stelle sul voto al bilancio interno, certamente sarà favorevole. Il Consiglio di Presidenza ha certamente fatto un buon lavoro relativamente all’ottimizzazione delle risorse economiche disponibili. Non posso che plaudire all’avvio delle procedure concorsuali per il rinnovo del personale presente negli uffici interni, nuova linfa per l’anima stessa del Senato. Personale indispensabile per il corretto funzionamento dell’istituzione. Grazie ancora per il lavoro svolto che, spero, da buono diventi eccellente il prossimo anno.

Gabriele Lanzi.

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